Educazione e legalità sono due modi di pronunciare la parola NOI
L’intervento del consigliere PD Thomas Casadei all’iniziativa “Per la legalità, insieme contro le mafie”organizzata dal Gruppo PD Emilia-Romagna e dal PD Emilia-Romagna e tenutasi a Forlì il 21/05/2011
Educazione e legalità – ce lo ha insegnato Don Luigi Ciotti – sono due modi di pronunciare la parola “noi”.
Il “noi” che coltiviamo come Partito democratico, come centro-sinistra, è un noi aperto, non chiuso in se stesso, che si pratica nello spazio pubblico, prendendo la parola nelle piazze, nelle varie sfere della vita sociale, a partire dal mondo della scuola, dei saperi, della cultura. E’ un noi nettamente alternativo al noi chiuso, dei razzismi e delle mafie, un noi che si alimenta di connivenze e d’ignoranza.
Lavoriamo costantemente per un noi che si fonda sulla cultura della legalità, che la coltiva: “coltiviamo la legalità” è del resto il bel titolo del ciclo di manifestazione che il Comune di Forlì organizza da due anni, interamente dedicata alla conoscenza delle mafie e alle forme di concrasto di queste
Con le leggi approvate dalla nostra Regione si va in maniera decisiva in questa direzione. Le due leggi – l’una, il cui relatore è stato il collega consigliere Tiziano Alessandrini, specificamente dedicata alla lotta contro le infiltrazioni mafiose nel settore edilizio, l’altra, alla lotta contro la criminalità e alla promozione della cultura della legalità – sono non solo espressione e segni del potere, del potere ben indirizzato – del potere legislativo – ma anche del potere dei segni, dei simboli (sempre riprendendo espressioni care a Don Ciotti e a Libera).
Le due leggi hanno questa forza ed è per questo che vanno rese note, presentate, discusse negli spazi pubblici, lanciando una sfida anche simbolica rispetto a certe tendenze radicate: con la mafia non si può convivere, come qualcuno ha sostenuto e sostiene anche all’interno del sistema politico (cosa gravissima), con la mafia si combatte, per vincerla, per annientarla, per abolirne le pre-condizioni.
Più in specifico, finalità essenziale della seconda legge, di cui è stato relatore il collega Antonio Mumolo, è l’affermazione della cultura della legalità “con azioni concrete a partire dal rapporto con le scuole di ogni ordine e grado” perchè l’educazione alla legalità e la partecipazione dei cittadini è essenziale a qualsiasi politica di contrasto alla criminalità.
Nella legge si prevedono misure di monitoraggio e prevenzione dei fenomeni di infiltrazione mafiosa, grazie ad una rete di accordi e convenzioni con enti locali, rappresentanze della società civile e del mondo della scuola e dell’università. Gli interventi culturali dunque come attività prioritarie perché, come ha scritto Paolo Borsellino, “la lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.
Un altro aspetto importante della seconda legge è la costituzione di un Osservatorio regionale, interno all’amministrazione in cui si raccoglieranno in maniera sistematica dati ed elementi di conoscenza sull’infiltrazione mafiosa in regione per renderli disponibili alle altre istituzioni e alla comunità regionale. E’ prevista, inoltre, la creazione di un centro di documentazione aperto ai cittadini dove raccogliere materiale e conoscenze. La legge prevede il sostegno a interventi nelle scuole e università, per la realizzazione di attività di qualificazione e aggiornamento del personale della scuola; per la valorizzazione di tesi di laurea sul tema della criminalità organizzata; per la promozione di iniziative finalizzate allo sviluppo della coscienza civile, costituzionale e democratica, alla lotta contro la cultura mafiosa, alla diffusione della cultura della legalità.
Tra le novità della legge approvata, ci sono anche l’istituzione il 21 marzo di ogni anno della “giornata regionale in ricordo delle vittime delle mafie e per la promozione della cittadinanza responsabile” e l’adesione della regione all’associazione avviso pubblico, una rete nazionale di enti locali che da anni lavora in questo campo.
Ecco il valore anche simbolico della legge, come espressione di un’alternativa nella visione della società, delle relazioni sociali, del sapere, della scuola, della cultura. In Emilia-Romagna, grazie all’impegno della Giunta e del Presidente Vasco Errani, si investe sui saperi e sulla formazione, anche per contrastare le mafie e la criminalità. Si investe sui libri e sulla ricerca. Mentre c’è che i i libri e la scuola pubblica li taglia, e chi non fa abbastanza per scardinare la logica che porta alla diffusione dell’illegalità, c’è chi resiste: e coltiva legalità ed educazione.
Come Partito Democratico, come centro-sinistra, investiamo in cultura, in sapere, nella scuola, nelle istituzioni. Investiamo in “bellezza”, nella bellezza delle relazioni, nella bellezza delle regole giuste: investiamo in quella bellezza che peppino impastato aveva tanto a cuore. investire in bellezza significa, come prevede la legge, che i beni confiscati alla mafia possano essere mantenuti al patrimonio indisponibile dello stato per finalità di ordine pubblico, giustizia e protezione civile e anche per altri usi governativi o pubblici.
Per sviluppare questi importanti obiettivi serve uno spirito cooperativo e serve il legame tra le generazioni, a partire dai giovani. Giovani e legalità è del resto il bel titolo di un volume, appena uscito per un’importante casa editrice, che riafferma l’importanza di coniugare il tema della legalità anche in una chiave generazionale.
Giovani, cooperazione, legalità sono parole che se coniugate possono davvero consentire che la rivoluzione della speranza, per riprendere un’espressione di Erich Fromm, non sia di là da venire, sempre proiettata su un domani che non arriva, ma concretamente in atto.
Legalità, giovani, cooperazione, parole care all’amico, al compagno, al democratico Lucio Nardi, segretario del Circolo PD Foro Boario qui a Forlì, prematuramente scomparso in questi giorni. Averne parlato quest’oggi a partire da due leggi che avranno effetti positivi anche sul nostro territorio credo sia il modo migliore per ricordarlo e continuare ad averlo vicino a tutti noi.
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