Forlì, il "caso Petropulacos" creato per smania di protagonismo
Il consigliere regionale di minoranza Luca Bartolini ha tentato il “colpaccio” comunicativo presentando al presidente regionale Vasco Errani un’interrogazione sull’ipotetica partenza di Licia Petropulacos, Direttore Generale dell’Ausl di Forlì.
Un modo di gestire la comunicazione e un modo di far politica, quello di Bartolini, basato sui “si dice” e sui “forse”, lontano da quanto la cultura di governo locale conosce e pratica, ma molto funzionale alla sua voglia di protagonismo, espressa attraverso interrogazioni a raffica anche basate, com’è successo questa volta, su chiacchiere di corridoio rivelatesi poi inesatte.
È vero, l’ipotesi di veder partire Petropulacos verso altri lidi esisteva.
Ma mentre c’è chi lavora dietro le quinte cercando di costruire e cucire rapporti, magari smussando qualche angolo, c’è invece chi fa solo chiacchiere, dando per scontato fatti non esistenti e addirittura inventando di sana pianta scenari presenti solo nella sua fantasia, lanciando perfino il nome del successore di Licia Petropulacos.
Non siamo certamente secondi a Bartolini nel difendere la nostra sanità e il Direttore Generale, le eccellenze dell’Ausl locale e il suo patrimonio di professionisti, collaboratori ed addetti.
E non siamo secondi neppure a chi ritiene che l’Area Vasta sia una prospettiva necessaria per spendere meno e meglio, un’opportunità concreta per qualificare le prestazioni ed i servizi erogati ai cittadini.
L’Area Vasta, ne siamo convinti, deve fondare il proprio successo sulla piena, convinta e volontaria adesione di tutte le strutture che ne fanno parte, ciascuna con pari dignità. A questo riguardo, nell’azione di coordinamento, potrebbe essere utile una rotazione, almeno nella fase in cui dovrà essere portata a regime questa scelta strategica, consci del fatto che non ci sono Ausl né Direttori Generali di serie A o di serie B.
In questo ambito la Regione deve svolgere un fondamentale ruolo di garante, divenendo punto di riferimento unitario per compiere un percorso corretto in grado di portarci verso quegli obiettivi che stanno alla base del progetto di Area Vasta.
A noi consiglieri regionali, affiancati alle istituzioni del territorio, sostenuti con forza dal Partito Democratico, spetta il compito di perseguire un’azione di stimolo e sorveglianza a garanzia del corretto svolgimento di questo processo. Un ruolo che niente ha a che vedere con le deleterie smanie di protagonismo e con il pressapochismo dimostrato dal consigliere Bartolini nel raccogliere informazioni su un fatto così delicato e importante per la comunità forlivese.
Tiziano Alessandrini
Thomas Casadei
Consiglieri PD per la Regione Emilia-Romagna