IMPEGNO PUBBLICO E ATTIVITA’ ISTITUZIONALE – Aggiornato a dicembre 2014

Formazione ed Europa: i progetti dell’Emilia-Romagna

alta formazionePromuovere la mobilità internazionale degli studenti e del personale docente; sostenere l’internazionalizzazione e il miglioramento dei programmi di studio e dell’apprendimento digitale; incentivare la cooperazione strategica, i partenariati e lo sviluppo di capacità. Sono le tre sfide principali della strategia “Europa 2020”, alle quali ogni Stato membro dovrà dare seguito.

La Regione Emilia-Romagna – come emerso durante l’ultima seduta della Commissione Scuola, Formazione, Cultura, Lavoro e Sport dedicata proprio all’Istruzione superiore nel mondo – ha da tempo fatto dell’apertura internazionale uno dei punti cardine del sistema educativo e formativo regionale.

La convinzione che formarsi significhi anche avere l’opportunità di conoscere e comprendere le dinamiche di altre realtà, di interagire con persone, culture, eccellenze e idee differenti da quelle emiliano-romagnole e, più in generale, di confrontarsi con le trasformazioni in atto oggi a livello mondiale, rappresenta un punto fermo delle politiche regionali.

Grazie al progetto “ER Open”, ad esempio, sono stati selezionate 1.000 persone – con priorità ai cittadini dei Comuni colpiti dal sisma del 2012 – per essere coinvolti in progetti di mobilità internazionale come brevi stage all’estero per giovani studenti dell’Istruzione e Formazione Professionale; esperienze di mobilità internazionale per gli studenti delle scuole superiori; opportunità formative nelle sedi estere di imprese italiane o in multinazionali per gli studenti degli Istituti Tecnici Superiori e per i laureati; percorsi all’estero per chi è disoccupato, ma anche per chi lavora in impresa, finalizzati a confrontarsi con altre realtà imprenditoriali e ad acquisire conoscenze capaci di rafforzare i processi di internazionalizzazione del nostro sistema economico-produttivo.

In questa logica di sviluppo futuro del sistema educativo e formativo regionale, l’Emilia-Romagna ha presentato un progetto per la costituzione di partenariati europei finalizzati alla implementazione di una piattaforma europea per la mobilità. Il progetto è stato approvato e finanziato dalla Commissione europea con un contributo pari a 758.871 mila euro e sarà avviato a gennaio 2014.

Inoltre, nel 2012 la Regione ha siglato un protocollo di intesa con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, con l’obiettivo condiviso di contribuire a realizzare lo sviluppo delle competenze chiave nell’ambito dell’apprendimento permanente e di creare e sviluppare forme di collaborazione istituzionale in campo educativo e formativo nel quadro europeo e internazionale. Per attuare il protocollo, sarà dunque sviluppato il progetto “E-mobility: muoversi in Europa”, finanziato dal MIUR, che coinvolgerà dieci istituti superiori regionali.

Nei prossimi anni si prevede una crescita esponenziale della domanda di istruzione superiore: entro il 2030, infatti, si stima che il numero di studenti passerà dagli attuali 99 milioni a 414 milioni. Cambiano anche le tecnologie e le aspettative degli studenti, che sperano di poter scegliere liberamente le materie di studio, le modalità e i tempi, in funzione delle proprie esigenze e dei propri interessi, sia che ciò avvenga nel loro paese di origine, all’estero, con corsi on line o attraverso forme di apprendimento combinate.

In questi anni l’Unione europea ha contribuito al raggiungimento di un grado elevato di internazionalizzazione dei sistemi di insegnamento superiore, ma ora la questione deve essere affrontata in un contesto più ampio, globale e mondiale.

In questo panorama, credo che la Regione Emilia-Romagna abbia imboccato la giusta strada, quella che porterà a cogliere nuove e ardue sfide: l’integrazione di nuovi Stati membri e dei loro cittadini, la trasformazione dell’Europa stessa in un’area sociale ed economica basata, prima di tutto, sulla conoscenza e sui saperi.


Thomas Casadei

Consigliere regionale
Capogruppo Pd commissione Scuola, Formazione, Cultura, Lavoro e Sport

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senza accusare chi non si impegna, senza condannare chi non si impegna,

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si muta se noi ci facciamo nuovi, ma imbarbarisce

se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi. Ci impegniamo:

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(Lelio Basso)

Davvero, vivo in tempi bui!

La parola innocente è stolta. Una fronte distesa

vuol dire insensibilità. Chi ride,

la notizia atroce

non l'ha saputa ancora.

Quali tempi sono questi, quando

discorrere d'alberi è quasi un delitto,

perchè su troppe stragi comporta silenzio!

E l'uomo che ora traversa tranquillo la via

mai più potranno raggiungerlo dunque gli amici

che sono nell'affanno?

È vero: ancora mi guadagno da vivere.

Ma, credetemi, è appena un caso. Nulla

di quel che fo m'autorizza a sfamarmi.

Per caso mi risparmiano. (Basta che il vento giri,

e sono perduto).

"Mangia e bevi!", mi dicono: "E sii contento di averne".

Ma come posso io mangiare e bere, quando

quel che mangio, a chi ha fame lo strappo, e

manca a chi ha sete il mio bicchiere d'acqua?

Eppure mangio e bevo.

Vorrei anche essere un saggio.

Nei libri antichi è scritta la saggezza:

lasciar le contese del mondo e il tempo breve

senza tema trascorrere.

Spogliarsi di violenza,

render bene per male,

non soddisfare i desideri, anzi

dimenticarli, dicono, è saggezza.

Tutto questo io non posso:

davvero, vivo in tempi bui!

Nelle città venni al tempo del disordine,

quando la fame regnava.

Tra gli uomini venni al tempo delle rivolte,

e mi ribellai insieme a loro.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Il mio pane, lo mangiai tra le battaglie.

Per dormire mi stesi in mezzo agli assassini.

Feci all'amore senza badarci

e la natura la guardai con impazienza.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Al mio tempo le strade si perdevano nella palude.

La parola mi tradiva al carnefice.

Poco era in mio potere. Ma i potenti

posavano più sicuri senza di me; o lo speravo.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Le forze erano misere. La meta

era molto remota.

La si poteva scorgere chiaramente, seppure anche per me

quasi inattingibile.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Voi che sarete emersi dai gorghi

dove fummo travolti

pensate

quando parlate delle nostre debolezze

anche ai tempi bui

cui voi siete scampati.

Andammo noi, più spesso cambiando paese che scarpe,

attraverso le guerre di classe, disperati

quando solo ingiustizia c'era, e nessuna rivolta.

Eppure lo sappiamo:

anche l'odio contro la bassezza

stravolge il viso.

Anche l'ira per l'ingiustizia

fa roca la voce. Oh, noi

che abbiamo voluto apprestare il terreno alla gentilezza,

noi non si potè essere gentili.

Ma voi, quando sarà venuta l'ora

che all'uomo un aiuto sia l'uomo,

pensate a noi

con indulgenza.

(Bertolt Brecht, “A coloro che verranno”, 1939)

Un libro prima di essere un oggetto di mercato è un rapporto sociale

(sensibili alle foglie)

www.sensibiliallefoglie.it - www.libreriasensibiliallefoglie.com

C'è un'unica

verità elementare

la cui ignoranza uccide

innumerevoli idee

e splendidi piani:

nel momento in cui

uno si impegna a fondo,

anche la Provvidenza

allora si muove.

Infinite cose accadono

per aiutarlo,

cose che altrimenti

non sarebbero

mai avvenute...

Qualunque cosa tu possa fare,

o sognare di poter fare

cominciala.

L'audacia ha in sé genio,

potere e magia.

Cominciala adesso.

(J. W. Goethe)

... prepareremo giorni e stagioni

a misura dei nostri sogni

( Paul Eluard)

No, giovani, armate invece il vostro animo di una fede vigorosa: sceglietela voi liberamente purchè la vostra scelta presupponga il principio di libertà. Se non lo presuppone voi dovete respingerla, altrimenti vi mettereste su una strada senza ritorno, una strada al cui termine starebbe la vostra morale servitù: sareste dei servitori in ginocchio, mentre io vi esorto ad essere sempre degli uomini in piedi, padroni dei vostri sentimenti e dei vostri pensieri. Se non volete che la vostra vista scorra monotona, grigia e vuota, fate che essa sia illuminata dalla luce di una grande e nobile idea. A voi tutti i più fervidi auguri per l'anno che sta sorgendo?

(Sandro Pertini, 31 dicembre 1978)

"La teoria pura va lasciata a coloro che hanno il buon tempo di riflettere soltanto, ma non hanno il tempo da dedicare alle vittime di questa terra"

(J.H. Cone)

La libertà ... è la possibilità di dubitare, la possibilità di sbagliare, la possibilità di cercare, di esperimentare, di dire di no a una qualsiasi autorità, letteraria artistica filosofica religiosa sociale, e anche politica

(Ignazio Silone, Uscita di Sicurezza)

Mai nessuna notte è tanto lunga da non permettere al sole di sorgere

(Paulo Coelho)

Non c'è attività umana da cui si possa escludere ogni intervento intellettuale, non si può separare l'homo faber dall'homo sapiens. Ogni uomo infine, all'infuori della sua professione esplica una qualche attività intellettuale, è cioè un "filosofo", un artista, un uomo di gusto, partecipa di una concezione del mondo, ha una consapevole linea di condotta morale, quindi contribuisce a sostenere o a modificare una concezione del mondo, cioè a suscitare nuovi modi di pensare.

(Antonio Gramsci)

Un'antica leggenda cinese parla del filo rosso del destino, dice che gli dei hanno attaccato un filo rosso alla caviglia di ciascuno di noi, collegando tutte le persone le cui vite sono destinate a toccarsi. Il filo può allungarsi, o aggrovigliarsi, ma non si rompe mai.

Jake Bohm (David Mazouz), in Touch, 2012

Amo le cose belle, le belle storie che dicono qualcosa,mi piace tutto ciò che fa palpitare il cuore. E’ bello aver la pelle d’oca, significa che stai vivendo.

(Josè Saramago)

C’era una generosità civile nella scuola pubblica, gratuita che permetteva a uno come me di imparare. Ci ero cresciuto dentro e non mi accorgevo dello sforzo di una società per mettere in pratica il compito. L’istruzione dava importanza a noi poveri. I ricchi si sarebbero istruiti comunque. La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza. Non aboliva la miseria, però tra le sue mura permetteva il pari. Il dispari cominciava fuori.

(Erri De Luca, Il giorno prima della felicità)

Una delle migliori sensazioni al mondo è quando abbracci qualcuno che ami e lui ricambia stringendoti più forte

(Charles Bukowski)

I veri amici sono quelli che si scambiano reciprocamente fiducia, sogni e pensieri, virtù, gioie e dolori;

sempre liberi di separarsi senza separarsi mai

(Alfred Bougeard)

Incontrarsi fu trovarsi. Nel momento misterioso in cui le loro mani si toccarono, esse si saldarono.

Quando quelle due anime si scorsero, si riconobbero come necessità reciproca e si abbracciarono indissolubilmente

(I miserabili - Victor Hugo)