Il turismo in Emilia-Romagna: integrazione e sfida ecologica
Di recente, l’assessore regionale al Turismo Maurizio Melucci ha presentato alla commissione “Turismo cultura scuola formazione lavoro sport” alcuni dati sulla scorsa stagione turistica e i principali progetti in corso.” Qui alcune considerazioni del consigliere regionale Thomas Casadei, capogruppo del Partito Democratico in Commissione.
“Nel 2012 – sottolinea Casadei – l’Emilia-Romagna ha mostrato dati in significativa controtendenza rispetto al resto del paese: a livello nazionale il turismo ha perso il 10% degli arrivi, mentre l’Emilia-Romagna ha perso solo il 3% in meno negli arrivi e ha addirittura registrato un più 4% sugli arrivi dall’estero. Questo significa che nonostante la crisi e il terremoto un settore cruciale per la nostra regione come quello del turismo ha retto bene”.
“Nonostante i buoni dati del 2012 gli effetti della crisi rischiano di pesare molto sul 2013 e per questo occorre investire ancora: risponde a questa necessità il finanziamento per un totale di circa 9 milioni di euro di 45 progetti per il rilancio del turismo congressuale e la decisione di convocare, dopo 5 anni, la Conferenza regionale sul turismo: la Conferenza, che si terrà a novembre, dovrà servire a definire strategie volte a valorizzare potenzialità che appaiono ancora disarticolate: dal turismo legato alle città d’arte a quello verde, ambientale e naturalistico, dalle terme – settore chiave che sarà al centro della prossima “Notte Celeste” – alle diverse possibilità offerta dall’Appennino. La Conferenza sarà un momento utile anche per affrontare altri nodi importanti come le effettive dimensioni dell’infiltrazione malavitosa sulla costa romagnola (un fenomeno da contrastare con forza), la costruzione di più solidi legami fra le città d’arte, lo sviluppo nell’uso del web per promuovere le attrazioni turistiche emiliano-romagnole, il rilancio del turismo giovanile che negli ultimi anni, il sostegno all’industria turistica attraverso investimenti sulla riqualificazione territoriale e i trasporti”.
“In questo contesto effetti positivi si potranno avere anche con la campagna di comunicazione finalizzata a rendere noto che nel sistema turistico della costa romagnola i bambini fino a 10 anni non pagano. Particolare attenzione occorre poi riservare alla nascita del “distretto turistico” della costa, sorto grazie ad una legge del 2011: da Cattolica a Comacchio, – ricorda il consigliere Casadei – tutti i Comuni e le 3 Province romagnole e quella di Ferrara sono coinvolte in questo atto. Esso potrà garantire alle imprese turistiche vantaggi burocratici e di semplificazione amministrativa e la possibilità di accordarsi con l’Agenzia delle entrate per definire il reddito imponibile presunto per i tre anni successivi. Ma soprattutto – questa la vera sfida – si potrà individuare una nuova visione del sistema turistico stesso: capace di integrazione tra le diverse possibilità offerte dai vari territori (arte, cultura, termalismo) e capace di mettere in valore le sfide ambientali. Di qui l’importanza, per esempio, di definire un alto tasso di eco-compatibilità delle azioni da portare avanti, con uno sguardo ai progetti di rigenerazione urbana, di innovazione sul fronte energetico e della gestione dei rifiuti; insomma un “turismo verde” e di qualità capace di attrarre anche nuove fasce di popolazione, non solo italiana, ma europea e internazionale”.