Intervento in Parlamento contro Polo forlivese
Nel dibattito parlamentare del 13 dicembre scorso, trasmesso in diretta alla RAI, il deputato Fabio Rampelli (esponente del PdL) ha citato il Polo universitario forlivese come esempio di spreco e di irresponsabilità con le seguenti parole: "Nessuna paura: abbiamo fermato quella cultura sessantottina che ha devastato il principio del merito, al pari di quello dell’eguaglianza. Noi siamo fieri di aver rotto meccanismi di potere, privilegi e sprechi che hanno impoverito il nostro sistema dell’istruzione. Vi rendete conto che in Italia abbiamo dovuto fare una legge per obbligare chi ha una cattedra a tenere lezione, per dire che c’è qualcosa che non va, se ci sono 327 facoltà con 15 iscritti e 37 corsi di laurea con un unico studente? Addirittura, a Forlì, c’è un poveraccio che studia da solo mediazione linguistica: ma con chi media, se è solo? Nessuna paura: non so se il Governo resisterà alla congiura, ma a chi lavora a questo chiedo di avere almeno pietà per la nostra intelligenza. Non chiamate quello con cui vorreste sostituire Berlusconi «Governo di responsabilità»".
La responsabile dell’Area tematica del PD "Scuola, Università" Alessandra Righini, contattati e consultati il Presidente di Polo scientifico didattico forlivese, Felix San Vicente, e il Preside della facoltà, Rafael Lozano, sconfessa in modo assoluto quanto dichiarato da Rampelli e dichiara: "questo governo deve smettere di coprire le proprie malefatte con delle menzogne. E’ necessario,invece, che si prenda le proprie responsabilità e che affronti le proteste di piazza di tanti studenti e docenti preoccupati per lo scempio che si sta facendo del sistema istruzione".
Marco Di Maio, segretario territoriale del Partito Democratico forlivese: "Questa dichiarazione dimostra quanto poco stia a cuore il futuro dell’università forlivese alla destra e ai suoi raprpesentanti – afferma Di Maio -. Forlì è una città universitaria, su cui si sono fatti e si stanno facendo investimenti imponenti per riaffermarne il ruolo e mantenere le facoltà di eccellenza che oggi abbiamo, portando le innovazioni che occorrono e i cambiamenti organizzativi che servono per essere più attinenti alle esigenze degli studenti. Sparare in questo modo contro il lavoro che fanno docenti, studenti e collaboratori del Polo forlivese, significa indebolire il presidio universitario locale".
"Per fortuna che non abbiamo vinto le elezioni", ebbe a dire qualche mese fa un esponente del Pdl. "Non gli demmo torto allora e dopo quanto avvenuto in parlamento (non ancora smentito) non possiamo che sottoscrivere quella dichiarazione", afferma Marco Di Maio. Sull’università, "occorre mettere in campo un progetto che tenga conto dell’esigenza di ridurre il divario con il mondo dell’impresa e consenta di dare maggiori sbocchi lavorativi ai nostri laureati, spesso costretti a emigrare verso altri lidi, italiani e stranieri".
Il consigliere regionale Thomas Casadei aggiunge: "si tratta di un’ulteriore conferma di come i rappresentanti del pdl e della destra, sui temi della scuola e dell’università, parlino a sproposito addirittura inventandosi false notizie. Il netto dissenso diffuso nel paese rispetto alla loro visione del sistema universitario e della ricerca conferma che e’ necessario quanto prima voltare pagina. e cambiare i rappresentanti di governo: non si possono lasciare ambiti decisivi per il futuro alla sciatteria e all’incompetenza".
I tre democratici chiederanno rettifica ufficiale in Parlamento delle dichiarazioni dell’On. Rampelli attraverso l’azione del Capogruppo del PD On. Ghizzoni nella Commissione "Istruzione e Università".
Si invio in allegato il resoconto stenografico del passaggio in questione.