Mobilità. Rispetto ai tagli la Regione sostenga i pendolari con uno sforzo straordinario
Sulla tratta Milano-Rimini tutti gli ES City saranno ripristinate per due treni (il 9802 Ancona-Milano della mattina e il 9819 Milano-Bari del pomeriggio) le fermate di Faenza, Forlì e Cesena. Confermati, infine, gli IC nella tratta Bologna-Rimini. Per quanto riguarda la Romagna, il treno ES City Freccia Bianca 9802 Ancona-Milano della mattina, oltre a Rimini (da dove parte alle 5.50), effettuerà anche le fermate di Cesena (6.07), Forlì (6.19), Faenza (6.29), mentre l’ES City Freccia Bianca 9819 del pomeriggio Milano-Bari fermerà, oltre che a Rimini, anche Faenza (18.05), Forlì (18.15) e Cesena (18.29). Sono queste alcune delle novità del nuovo orario ferroviario invernale di Trenitalia, in vigore da lunedì 12 dicembre, anticipate dall’Assessore regionale Alfredo Peri. Le notizie divulgate dall’Assessore raccolgono l’apprezzamento dei consiglieri regionali PD romagnoli per quanto riguarda il salvataggio di alcuni dei tagli ai treni previsti. Thomas Casadei, Tiziano Alessandrini, Damiano Zoffoli e Roberto Piva, tuttavia, chiedono con forza un ulteriore sforzo alla Regione nella tutela dei cittadini-pendolari, bistrattati dalle scelte di Trenitalia.
“Da informazioni parziali dal sito di Trenitalia – affermano i consiglieri PD – si poteva leggere che gli ES City programmati da Milano a Rimini non avrebbero più effettuato le fermate di Reggio Emilia, Faenza, Forlì e Cesena: un’ipotesi che avrebbe messo in difficoltà le centinaia di persone che tutti i giorni viaggiano su quella tratta per motivi di studio o di lavoro e che devono affrontare già notevoli disagi.”
“La Regione, anche grazie all’intervento diretto del presidente Vasco Errani, si è fermamente opposta a questi tagli che erano stati decisi, ancora una volta unilateralmente, da Trenitalia. Come ribadito più volte in passato – concludono i consiglieri – ci auguriamo che l’azienda non assuma più decisioni simili senza ascoltare i cittadini pendolari e le istituzioni e che cessi quanto prima una politica aziendale che spinge al ribasso tutti i servizi.”
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