Mobilità:dal Politecnico di Milano il progetto VenTo,la bicistrada più lunga d’Italia.Casadei: “La Regione Emilia-Romagna sostenga il progetto”
Lungo il Po, 679 km in sella alla bicicletta. È il progetto “VenTo” realizzato dal Politecnico di Milano, una bicistrada che collega Venezia e Torino passando per Piacenza, Parma e Ferrara. Un progetto di green economy e green jobs, perché “i percorsi ciclabili non fanno solo bene all’ambiente e alla salute, non sono solo una preziosa risorsa per i cittadini, ma producono anche utili anche sul versante economico”. A sostenerlo, il consigliere regionale PD, Thomas Casadei, componente della Commissione Mobilità, Ambiente, Territorio.
Secondo le proiezioni del Politecnico, consultabili sul sito www.progetto.vento.polimi.it, la maxi ciclabile potrebbe infatti generare ben 100 milioni di indotto l’anno solo dai 155 mila turisti stimati, per non parlare del numero di posti di lavoro creati dalla sua realizzazione. Stime che guardano agli esempi più vicini a noi: i 200 km di ciclovie trentine nel 2011 hanno prodotto 86 milioni di euro; sulla Vienna-Passau, lungo il Danubio, circolano circa 5 mila cicloturisti al giorno e l’indotto turistico ed economico nel 2010 è stato di quasi 72 milioni di euro, mentre di 92 milioni è stato quello generato, nello stesso anno, dalla ciclabile tedesca lungo l’Elba.
“Secondo i ricercatori del Politecnico di Milano il progetto è immediatamente cantierabile – spiega Casadei –: su 679 km di tracciato, 102 sono già ciclabili e, con una spesa di 80 milioni di euro in tre anni, circa 118 euro al metro, si realizzerebbe la più lunga pista ciclabile italiana e una delle più lunghe d’Europa”.
Un bellissimo progetto che consentirebbe agli amanti della bicicletta di percorrere in “modo slow” la tratta Venezia-Torino, pedalando per quattro regioni, inclusa l’Emilia-Romagna.
“Andare in bicicletta non è uno sfizio di pochi, ma un modo pulito e sostenibile per muoversi, viaggiare, andare a lavorare e studiare – continua il consigliere regionale –. La bicistrada sarebbe un’alternativa ottima allo spostamento in macchina tra paesi vicini e contribuirebbe ad alleggerire il traffico, producendo effetti benefici per tutti. Credo che la Regione Emilia-Romagna dovrebbe seriamente prendere in esame e promuovere questo progetto, contribuendo a dare il via formale alla sua realizzazione. Un’idea rivoluzionaria che andrebbe studiata anche per altri percorsi: sono queste le nuove sfide per la mobilità e per la valorizzazione e la promozione del territorio”.
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