No al reato di clandestinità. Casadei e Mumolo: “Convinta adesione all’appello per l’abolizione della legge Bossi-Fini”
“La legge Bossi Fini va cambiata perché non è con il furore securitario che si governano processi complessi e delicati come quello dell’immigrazione. Aderiamo con convinzione all’appello di Repubblica per l’abolizione della legge Bossi-Fini e ci auguriamo che il grido di indignazione che si sta alzando in questi giorni non rimanga inascoltato”. Lo affermano i consiglieri regionali PD Thomas Casadei e Antonio Mumolo, da tempo impegnati sul piano politico e sociale nei vari ambiti delle politiche migratorie.
“Come denunciano da anni tutte le associazioni che si occupano di immigrazione, – sottolineano i consiglieri PD – la legge Bossi-Fini non solo è fortamente discutibile sul piano etico e inefficace, ma è addirittura nociva perché contribuisce ad alimentare i canali illegali dell’immigrazione e ad arricchire i mercanti di morte: lo testimoniano chiaramente i drammatici eventi di Lampedusa”.
“Quante altre stragi devono servire perché l’Italia e l’Europa cambino le proprie politiche e decidano di trattare come esseri umani persone che hanno il solo desiderio di voler scappare da guerre, persecuzioni, situazioni di estrema povertà? Il Parlamento italiano si faccia subito carico di questa urgenza, abolisca la Bossi-Fini e doti il nostro paese di una legge sull’immigrazione all’altezza delle necessità dei tempi che stiamo vivendo”
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