Proseguire con i tavoli di confrontro. Orari e qualità del lavoro nel commercio
Come altri rappresentanti politico-istituzionali, ho ricevuto da parte dei sindacati una lettera che chiede la riconvocazione del Tavolo di buone pratiche creato a Forlì alcuni anni fa sul tema degli orari e della qualità del lavoro nel settore del commercio, strumento la cui operatività è terminata con la fine del mandato amministrativo della Giunta Balzani.
L’esperienza del tavolo, che ha visto dialogare insieme sindacati, categorie dell’artigianato e del commercio, direzioni dei centri commerciali e Amministrazione Comunale, ha consentito di mantenere un equilibrio complessivo tra le esigenze dei lavoratori, delle imprese e dei cittadini, salvaguardando, nonostante l’eccessiva liberalizzazione degli orari, le giornate di riposo in alcune delle più importanti festività civili e religiose. Il tavolo ha rappresentanto, oltre che una buona pratica anche a livello di territoro regionale e nazionale, anche un momento di condivisione sulle problematiche della qualità del lavoro, su talune iniziative da realizzarsi nel centro storico cittadino, nonché in assenza di strumenti di legge la possibilità di attivare buone prassi per salvaguardare l’occupazione in alcune realtà commerciali dentro e fuori l’ipermercato. E’ stato inoltre utile per un fattivo confronto sulla qualità del lavoro in un settore messo sempre più a rischio da forme di concorrenza al ribasso.
L’attività del tavolo costituisce una sorta di esperienza pilota e proprio per questo è stata presentata anche in un convegno sindacale nazionale. Ora che finalmente si sta riaprendo, a vari livelli istituzionali, una discussione sulla necessità di individuare forme di regolazione e limiti alla deregulation totale verificatasi in materia di orari, riportando una parte della competenze nella disponibilità di scelta da parte delle comunità locali, ritengo che sia quanto mai interessante e mi auguro anche produttivo, dare un seguito all’attività del Tavolo. Dal quest’ultimo, infatti, partendo dalle buone pratiche già sperimentate, potrebbero giungere idee e proposte per individuare modalità innovative condivise che migliorino la situazione del lavoro nel settore. Un tema questo che dovrà, a mio avviso, essere affrontato quanto prima anche dalla nuova amministrazione regionale e discusso nuovamente anche in seno alla Conferenza Stato-Regioni.
Thomas Casadei
consigliere regionale PD, Commissione “Lavoro, Scuola, Cultura”
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