Qualità dell’aria: nuove risorse per finanziare la sostenibilità ambientale
Non è ancora finito il mese di febbraio, e, come comunicato da Legambiente Emilia-Romagna, 4 capoluoghi di provincia (Parma, Reggio Emilia, Modena e Piacenza) hanno già oltrepassato il limite di 35 giorni di giorni all’anno consentiti di superamento del limite di 50 microgrammi di PM10 per metro cubo, sulla media giornaliera. La situazione non è migliore purtroppo per gli altri capoluoghi emiliano-romagnoli, tutti sopra quota 24 superamenti. Un dato ancora più preoccupante se si considera che l’ondata di gelo e le precipitazioni delle ultime settimane hanno senz’altro contribuito a fermare il traffico e a diminuire l’inquinamento.
L’emergenza dura da ormai troppo tempo, e i dati divulgati da Legambiente devono spingere ad una riflessione: servono politiche di emergenza che, grazie al fattivo coinvolgimento delle amministrazioni locali, siano in grado di invertire la rotta rapidamente.
Per affrontare questo problema annoso, che ha ripercurssioni negative sulla salute di tutti i cittadini, potrebbe essere utile un piano straordinario di incentivi diretti e indiretti, come le agevolazioni fiscali, rivolti a promuovere le azioni nei settori della mobilità, dell’energia e dell’edilizia. Per un piano del genere servono risorse, che tuttavia sono state drasticamente tagliate a tutti gli enti locali dal precedente governo Berlusconi. In questo momento alla Regione Emilia-Romagna, che in tema di politiche ambientali ha già fatto tanto e tanto continua a fare, si chiede uno sforzo straordinario. Si tratta di agire avendo come sempre a cuore la qualità della vita di tutti.
Thomas Casadei
Consigliere regionale PD
Commissione Ambiente, Territorio, Mobilità