Scuole superiori, sperimentazione sbagliata. Appello ai parlamentari Pd perché si facciano carico delle giuste proteste dei docenti. Casadei: “Filosofia disciplina fondamentale per lo sviluppo dello spirito critico e per la formazione della capacità decisionale”
Una recente normativa ministeriale ha eliminato la filosofia dalle tabelle disciplinari di vari corsi di laurea, come quelli di Pedagogia e di Scienze dell’Educazione, con la motivazione che si tratta di una materia troppo specialistica. A ciò si è aggiunto un ulteriore progetto che sta prendendo avvio in via sperimentale in alcuni istituti del nostro Paese: l’intenzione è quella di ridurre il ciclo delle scuole secondarie da cinque a quattro anni, con la conseguente riduzione dell’insegnamento della filosofia a due anni. A quest’ipotesi si contrappone una giusta mobilitazione di docenti e personale scolastico.
Credo che la riduzione dell’insegnamento della filosofia nelle scuole superiori, così come l’abolizione della materia da alcuni corsi di laurea, sia sbagliato e pericoloso. Si tratta infatti di una disciplina preziosa che forma lo spirito critico e la capacità di ragionamento, educa alla formulazione di un pensiero chiaro, spinge verso un’attenta lettura dei testi e a un uso preciso del lessico, nonché alla predisposizione a una riflessione argomentativa, fondamentale per assumere decisioni rispetto ai dilemmi pratici delle società complesse e pluralistiche.
Per queste ragioni, chiedo ai parlamentari del Partito democratico di farsi carico delle proteste dei docenti e di ascoltare chi, di fronte a questa sperimentazione sbagliata, cerca di avanzare controproposte svincolate dall’ipotesi ministeriale, fra cui quella di insegnare filosofia sin dal primo anno della scuola superiore. Una scelta che sarebbe in piena coerenza con il bisogno di sviluppare il sapere umanistico in tutte le sue potenzialità.
Thomas Casadei
Consigliere regionale
Capogruppo Pd commissione Scuola, Formazione, Cultura, Lavoro, Turismo e Sport