Spazi della città e commercio: è tempo di uno sguardo nuovo
Tengono banco in questi giorni sulla stampa forlivese le notizie legate all’apertura del Centro Commerciale “Punta di ferro” di Forlì, l’ultimo in ordine di tempo ad aprire nella realtà comprensoriale della provincia di Forlì-Cesena.
La Regione Emilia-Romagna ospita numerose strutture di questo tipo, legate ad una spinta "modernizzatrice" del settore commerciale che, avviata a partire dai primi anni Novanta, oggi pone nuovi interrogativi e sollecita nuove politiche da parte delle istituzioni pubbliche. Occorre ora puntare più decisamente a politiche di recupero e sviluppo di quei "centri commerciali naturali" a cielo aperto, che sono i centri storici delle nostre città e soprattutto occorre pensare a come favorire – in un’ottica che tuteli il pluralismo delle opzioni e delle scelte – anche forme di consumo eco-compatibili.
La Regione oggi si sta muovendo in questa direzione, pensando anche a progetti sperimentali che vadano oltre la legge 41. E’ quanto è emerso dalla importante iniziativa che Filcams e CGIL di Forlì hanno promosso nei giorni scorsi e che ha visto anche la presenza dell’Assessore regionale Maurizio Melucci, il quale ha lanciato un forte messaggio in direzione del sostegno ad uno sviluppo armonico della rete distributiva regionale.
In particolare nel convegno è stata analizzata una "buona prassi" costruita a Forlì, che ha visto protagonisti i sindacati, le associazioni imprenditoriali, la proprietà del nuovo centro commerciale, con l’accurata regia dell’Amministrazione comunale e che ha portato alla sottoscrizione di un vero e proprio patto: il "Patto territoriale per lo sviluppo armonico del centro storico e la qualità del lavoro".
In questo accordo, perchè di questo si tratta, trovano spazio azioni concrete e non solo dichiarazioni d’intenti: si prevede infatti la corresponsione al Comune di Forlì, da parte della Società “Punta di ferro”, di fondi aggiuntivi a quelli già previsiti con l’accordo di programma che ha portato alla realizzazione dell’intervento e la messa a disposizione dell’Ente di uno spazio per promuvoere le sue politiche per turismo e centro storico e la conciliazione famiglia/lavoro.
L’accordo recepisce la contrattazione avvenuta tra le parti sociali in materia di aperture degli esercizi commerciali e su questa disegna la proposta di allargamento del periodo in cui Forlì, in quanto città turistica, potrà godere di deroghe agli orari, ma garantendo – e questo è assolutamente prioritario a mio avviso – i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e non in modo illimitato, salvaguardando le festività cosiddette "inderogabili". Tutto ciò non era scontato in una fase contrattuale difficile, che vede le organizzazioni sindacali spesso divise tra loro: il segnale di condivisione che viene dal Patto credo rappresenti un importante auspicio e l’indicazione che si possono perseguire strategie comuni su temi decisivi per la qualità del lavoro.
Questa esperienza dimostra che la concertazione non è una esperienza superata e che, al contrario, quando le istituzioni pubbliche hanno forza, coraggio e capacità programmatoria è possibile sedersi attorno ad un tavolo e confrontarsi, cercando di comprendere punti di vista ed esigenze certo molto diversificate.
Ora si tratta di lavorare in concreto, da parte di tutti gli enti istituzionali, per rilanciare i nostri centri commerciali naturali: sul versante locale a Forlì l’amministrazione comunale è attivamente impegnata, sia con la società già creata "Forlì nel cuore " sia con il progetto centro storico che sarà presentato a breve in Consiglio Comunale. La rivitalizzazione del centro cittadino, uno dei più ampi in termini dimensionali di tutta l’Emilia-Romagna, costituisce una straordinaria sfida per le istituzioni e per la politica democratica. E’ qui che si misurerà la capacità di innovazione nel guardare alla città con occhi diversi, sensibili alla sostenibilità ambientale, alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, ai tempi di vita e di lavoro, alle esigenze non solo di generici “consumatori” ma di tutti i cittadini, a partire da bambini, giovani, studenti universitari, anziani.
Thomas Casadei, Consigliere reg., Capogruppo Pd Comm. “Turismo, Lavoro, Scuola, Cultura, Sport”