IMPEGNO PUBBLICO E ATTIVITA’ ISTITUZIONALE – Aggiornato a dicembre 2014

Stellette e divisa – La Difesa della Casta

Tre milioni e mezzo di euro all’anno per la pulizia di 44 alloggi, 409mila euro per le indennità speciali. E poi pensioni d’oro, sconti e benefit: tutti gli sprechi delle Forze Armate

Per tutti c’è la certezza di andare in pensione con il 50 per cento di soldi in più rispetto agli altri dipendenti pubblici. E a fine carriera, cinque anni a pensione praticamente raddoppiata solo perché esiste la (remota) possibilità di essere richiamati in servizio. Per 44 generali c’è un appartamento di rappresentanza che può arrivare a 600 metri quadri per cui lo Stato paga tutto, anche le pulizie. E per sei di loro c’è anche una “speciale indennità pensionabile” che si traduce in 409.349 euro l’anno a testa e che si somma alla pensione ordinaria. Ecco quanto costa lo spirito di sacrificio delle forze armate italiane. Qui non parliamo dei 41 soldati italiani mai rientrati dall’Afghanistan, né dei carabinieri che si ritrovano a pattugliare le strade con auto vecchie e senza benzina. Parliamo di quella stretta cerchia di militari italiani che alle missioni all’estero preferisce un soggiorno tra le cime di Dobbiaco a 30 euro a notte in alta stagione.

Casa pulita, all inclusive
Prendiamo i 44 generali e ammiragli delle Forze Armate (Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri) che hanno diritto all’alloggio di servizio e rappresentanza, il cosiddetto ASIR. “Questi alloggi – rilevava già nel 2006 la senatrice di Sinistra democratica Silvana Pisa – sono idealmente suddivisi in un’area di rappresentanza, i cui costi di gestione e mantenimento stanno a carico dell’amministrazione della difesa, e in un’area per così dire privata affidata alla gestione dell’alto ufficiale al quale l’alloggio è stato temporaneamente assegnato”. Nulla da eccepire se non che “tra le spese a carico dell’amministrazione vi sono naturalmente anche quelle quotidiane di pulizia dei locali degli alloggi, di rifacimento letti”. Di che si tratti, lo spiega bene l’ultimo capitolato di gara disponibile: “Spazzatura e lavatura dei pavimenti delle camere, corridoi, scale, ballatoi, con idonei prodotti disinfettanti; spazzatura e lavatura dei bagni comprese le relative pareti piastrellate, (…) spolveratura di tutti i mobili; battitura di cuscini e divani; pulizia e battitura degli scendiletto e pulizia di tappeti e moquette con idoneo aspirapolvere e/o battitappeto; (…) spolveratura e lucidatura di argenteria, oggetti in rame ed ottone; battitura dei tappeti e delle guide; ceratura dei pavimenti in parquet con prodotti specifici; pulizia, esterna ed interna, con aspirapolvere dei mobiletti porta condizionatori; spolveratura e pulizia con prodotti specifici dei lampadari; lavaggio e lucidatura con idonei prodotti di tutta la posateria in alpacca argentata/argento, (…) lavaggio delle tende, con esclusione delle mantovane e sopratende”. Il tutto alla modica cifra di 76.260 euro ogni anno per pulire un solo appartamento (fa 3 milioni e mezzo per tutti e 44).

Pensioni e indennità speciale
La pensione media per chi ha lavorato nel comparto militare è di 32 mila euro l’anno: quella dei dipendenti dei ministeri “civili” si aggira invece sui 20 mila euro. Oltre alla pensione ordinaria, al Capo di Stato maggiore della Difesa, ai tre Capi di Stato maggiore delle Forze Armate, al comandante generale dell’Arma dei Carabinieri e al Segretario generale della Difesa spetta una “speciale indennità pensionabile”: 409 mila 349 euro l’anno, che moltiplicati per sei sfiorano i due milioni e mezzo di euro annui.

L’ausiliaria
Dopo la pensione, per cinque anni, ufficiali e sottufficiali restano a disposizione della Difesa: per esempio, capita che in un lustro, per un paio di giorni vengano richiamati per partecipare a qualche commissione di concorso. Ecco, l’ausiliaria, il disturbo per intenderci, nel 2011 pesa 326 milioni di euro. Senza contare quanto vale in aumento del costo delle pensioni, ricalcolate alla fine dei 5 anni con l’anzianità maturata in più.

Terme e vacanze
Villa Irma, a Dobbiaco, era un albergo: oggi è considerata un Centro di addestramento alla sopravvivenza in montagna. Eppure, sempre albergo è: con 30 euro a persona, militari e famiglia possono soggiornare tra le cime delle Alpi. Nel Mar Ligure, all’isola Palmaria bastano 22,22 euro (le tariffe sono del 2005), al Terminillo 28, mentre “trascorrere periodi di riposo e di recupero psico-fisico” ad Alghero costa 27 euro per notte. Anche qui la domanda è semplice: perché devono essere colonnelli (con quello che costano) a gestire strutture del genere?
Le spese per il personale costituiscono il 65 per cento dei costi per la Difesa. Se al totale aggiungiamo le uscite non contemplate dal bilancio “ufficiale” (per esempio le pensioni) si superano i 23 miliardi di euro l’anno: l’1,44 per cento del Pil nazionale dicono i dati Nato, molto più dello 0,8 raccontato dalla “vulgata” governativa. E mentre in Gran Bretagna il governo Cameron, tra le proteste dei generali, “rottama” 200 mezzi corazzati e 100 caccia F35, noi “abbiamo ancora centinaia di carri armati come se domani dovessimo affrontare i carri sovietici sulla soglia di Gorizia”, dice Toni De Marchi, giornalista a lungo consulente parlamentare in commissione Difesa. “Ma le scelte di politica militare dell’Italia sono molto spesso dettate dalla naturale tendenza di un corpo burocratico di perpetuare se stesso e i propri privilegi: preparandosi a una guerra che non si farà mai, si difende un potere che non esiste più”.

Qui la petizione di Sel per tagliare le spese militari

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Left Right
 
Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, ci son quelli che lottano più giorni e sono più bravi, poi ci sono quelli che lottano molti anni e sono ancora più bravi, infine ci sono quelli che lottano tutta una vita...essi sono gli indispensabili!

(Bertolt Brecht)

E' felice colui che sa dare senza ricordare ed è capace di ricevere senza dimenticare

(Che Guevara)

Non possono esistere i "solamente uomini", gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti

(Antonio Gramsci)

AMARE IL MONDO

Ci impegniamo, noi e non gli altri,

unicamente noi e non gli altri, né chi sta in alto, né che sta in basso,

né chi crede, né chi non crede. Ci impegniamo:

senza pretendere che gli altri si impegnino per noi, senza giudicare chi non si impegna,

senza accusare chi non si impegna, senza condannare chi non si impegna,

senza cercare perché non si impegna. Se qualche cosa sentiamo di "potere"

e lo vogliamo fermamente è su di noi, soltanto su di noi. Il mondo si muove se noi ci muoviamo,

si muta se noi ci facciamo nuovi, ma imbarbarisce

se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi. Ci impegniamo:

per trovare un senso alla vita, a questa vita

una ragione che non sia una delle tante ragioni

che bene conosciamo e che non ci prendono il cuore.

Ci impegniamo non per riordinare il mondo, non per rifarlo, ma per amarlo.

(Bertolt Brecht)

Come non ho timore di confessare l'utopia del socialismo, così non ho timore di confessare l'altra utopia, la più grande e la più pericolosa, che tutti gli uomini, come è scritto nella nostra Costituzione, avranno un giorno su questa terra pari e piena dignità sociale.

(Lelio Basso)

Davvero, vivo in tempi bui!

La parola innocente è stolta. Una fronte distesa

vuol dire insensibilità. Chi ride,

la notizia atroce

non l'ha saputa ancora.

Quali tempi sono questi, quando

discorrere d'alberi è quasi un delitto,

perchè su troppe stragi comporta silenzio!

E l'uomo che ora traversa tranquillo la via

mai più potranno raggiungerlo dunque gli amici

che sono nell'affanno?

È vero: ancora mi guadagno da vivere.

Ma, credetemi, è appena un caso. Nulla

di quel che fo m'autorizza a sfamarmi.

Per caso mi risparmiano. (Basta che il vento giri,

e sono perduto).

"Mangia e bevi!", mi dicono: "E sii contento di averne".

Ma come posso io mangiare e bere, quando

quel che mangio, a chi ha fame lo strappo, e

manca a chi ha sete il mio bicchiere d'acqua?

Eppure mangio e bevo.

Vorrei anche essere un saggio.

Nei libri antichi è scritta la saggezza:

lasciar le contese del mondo e il tempo breve

senza tema trascorrere.

Spogliarsi di violenza,

render bene per male,

non soddisfare i desideri, anzi

dimenticarli, dicono, è saggezza.

Tutto questo io non posso:

davvero, vivo in tempi bui!

Nelle città venni al tempo del disordine,

quando la fame regnava.

Tra gli uomini venni al tempo delle rivolte,

e mi ribellai insieme a loro.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Il mio pane, lo mangiai tra le battaglie.

Per dormire mi stesi in mezzo agli assassini.

Feci all'amore senza badarci

e la natura la guardai con impazienza.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Al mio tempo le strade si perdevano nella palude.

La parola mi tradiva al carnefice.

Poco era in mio potere. Ma i potenti

posavano più sicuri senza di me; o lo speravo.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Le forze erano misere. La meta

era molto remota.

La si poteva scorgere chiaramente, seppure anche per me

quasi inattingibile.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Voi che sarete emersi dai gorghi

dove fummo travolti

pensate

quando parlate delle nostre debolezze

anche ai tempi bui

cui voi siete scampati.

Andammo noi, più spesso cambiando paese che scarpe,

attraverso le guerre di classe, disperati

quando solo ingiustizia c'era, e nessuna rivolta.

Eppure lo sappiamo:

anche l'odio contro la bassezza

stravolge il viso.

Anche l'ira per l'ingiustizia

fa roca la voce. Oh, noi

che abbiamo voluto apprestare il terreno alla gentilezza,

noi non si potè essere gentili.

Ma voi, quando sarà venuta l'ora

che all'uomo un aiuto sia l'uomo,

pensate a noi

con indulgenza.

(Bertolt Brecht, “A coloro che verranno”, 1939)

Un libro prima di essere un oggetto di mercato è un rapporto sociale

(sensibili alle foglie)

www.sensibiliallefoglie.it - www.libreriasensibiliallefoglie.com

C'è un'unica

verità elementare

la cui ignoranza uccide

innumerevoli idee

e splendidi piani:

nel momento in cui

uno si impegna a fondo,

anche la Provvidenza

allora si muove.

Infinite cose accadono

per aiutarlo,

cose che altrimenti

non sarebbero

mai avvenute...

Qualunque cosa tu possa fare,

o sognare di poter fare

cominciala.

L'audacia ha in sé genio,

potere e magia.

Cominciala adesso.

(J. W. Goethe)

... prepareremo giorni e stagioni

a misura dei nostri sogni

( Paul Eluard)

No, giovani, armate invece il vostro animo di una fede vigorosa: sceglietela voi liberamente purchè la vostra scelta presupponga il principio di libertà. Se non lo presuppone voi dovete respingerla, altrimenti vi mettereste su una strada senza ritorno, una strada al cui termine starebbe la vostra morale servitù: sareste dei servitori in ginocchio, mentre io vi esorto ad essere sempre degli uomini in piedi, padroni dei vostri sentimenti e dei vostri pensieri. Se non volete che la vostra vista scorra monotona, grigia e vuota, fate che essa sia illuminata dalla luce di una grande e nobile idea. A voi tutti i più fervidi auguri per l'anno che sta sorgendo?

(Sandro Pertini, 31 dicembre 1978)

"La teoria pura va lasciata a coloro che hanno il buon tempo di riflettere soltanto, ma non hanno il tempo da dedicare alle vittime di questa terra"

(J.H. Cone)

La libertà ... è la possibilità di dubitare, la possibilità di sbagliare, la possibilità di cercare, di esperimentare, di dire di no a una qualsiasi autorità, letteraria artistica filosofica religiosa sociale, e anche politica

(Ignazio Silone, Uscita di Sicurezza)

Mai nessuna notte è tanto lunga da non permettere al sole di sorgere

(Paulo Coelho)

Non c'è attività umana da cui si possa escludere ogni intervento intellettuale, non si può separare l'homo faber dall'homo sapiens. Ogni uomo infine, all'infuori della sua professione esplica una qualche attività intellettuale, è cioè un "filosofo", un artista, un uomo di gusto, partecipa di una concezione del mondo, ha una consapevole linea di condotta morale, quindi contribuisce a sostenere o a modificare una concezione del mondo, cioè a suscitare nuovi modi di pensare.

(Antonio Gramsci)

Un'antica leggenda cinese parla del filo rosso del destino, dice che gli dei hanno attaccato un filo rosso alla caviglia di ciascuno di noi, collegando tutte le persone le cui vite sono destinate a toccarsi. Il filo può allungarsi, o aggrovigliarsi, ma non si rompe mai.

Jake Bohm (David Mazouz), in Touch, 2012

Amo le cose belle, le belle storie che dicono qualcosa,mi piace tutto ciò che fa palpitare il cuore. E’ bello aver la pelle d’oca, significa che stai vivendo.

(Josè Saramago)

C’era una generosità civile nella scuola pubblica, gratuita che permetteva a uno come me di imparare. Ci ero cresciuto dentro e non mi accorgevo dello sforzo di una società per mettere in pratica il compito. L’istruzione dava importanza a noi poveri. I ricchi si sarebbero istruiti comunque. La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza. Non aboliva la miseria, però tra le sue mura permetteva il pari. Il dispari cominciava fuori.

(Erri De Luca, Il giorno prima della felicità)

Una delle migliori sensazioni al mondo è quando abbracci qualcuno che ami e lui ricambia stringendoti più forte

(Charles Bukowski)

I veri amici sono quelli che si scambiano reciprocamente fiducia, sogni e pensieri, virtù, gioie e dolori;

sempre liberi di separarsi senza separarsi mai

(Alfred Bougeard)

Incontrarsi fu trovarsi. Nel momento misterioso in cui le loro mani si toccarono, esse si saldarono.

Quando quelle due anime si scorsero, si riconobbero come necessità reciproca e si abbracciarono indissolubilmente

(I miserabili - Victor Hugo)