Trasporto pubblico in Romagna.Casadei:“Per migliorare il servizio occorre investire sulla mobilità integrata”
I territori della Romagna penalizzati per quel che riguarda il trasporto pubblico locale. È quanto emerge da uno studio commissionato dalle Agenzie per la mobilità di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna in previsione della prossima gara per l’assegnazione del servizio, incluso quello ferroviario. A comunicarlo il consigliere regionale PD, Thomas Casadei, componente della Commissione “Ambiente, Mobilità, Territorio”.
“Nelle province romagnole che si apprestano a divenire Provincia Unica di Romagna vive un quarto della popolazione regionale – illustra il consigliere -, a cui aggiungere le presenze turistiche che raggiungono i 29 milioni annui, ovvero il 70% del totale regionale. Eppure, l’offerta ferroviaria in Romagna risulta non essere adeguata alle esigenze del bacino e non è compensata dai servizi su autolinea”.
Prendendo infatti in considerazione le direttrici ferroviarie Bologna-Rimini e Bologna-Ravenna e gli spostamenti da e per Bologna, il peso della Romagna in termini di passeggeri è pari all’80%, distribuito equamente tra le varie stazioni dei Comuni capoluoghi. Inoltre, “la sovrapposizione dei treni regionali, di quelli del Sfm e dei treni a lunga percorrenza – continua Casadei – riduce il numero dei treni utili per gli utenti”.
“È quindi necessario migliorare i servizi di trasporto pubblico offerti ai cittadini – conclude Casadei – e per farlo occorre stabilire fin da ora strategie e priorità, con lo sguardo proiettato verso il futuro. Per questo credo che la Regione dovrebbe orientare investimenti significativi sul trasporto su rotaia e sulla mobilità intermodale e non su gomma, a partire da oggi e per i decenni a venire: dunque no al consumo di suolo per fare nuove strade e sì ad investimenti continuativi per migliorare le forme della mobiltà integrata e del trasporto pubblico”.