Treni. Bici al seguito aumentano, servizi diminuiscono, interrogazione PD: Regione vincoli il gestore ad un livello adeguato
Negli ultimi anni, davanti a un aumento della richiesta di trasporto di passeggeri con bicicletta al seguito, Trenitalia ha ritenuto di ridurre drasticamente il numero dei convogli sui quali è possibile il trasporto della bici adducendo come motivazione il fatto che l’aumentato utilizzo avrebbe causato “problemi di sicurezza del viaggio in senso più ampio ed evoluto”, portando la copertura dall’85% dei treni nel 2011 al 45% nel 2012.
È quanto denunciano i consiglieri del Pd Thomas Casadei, Giuseppe Paruolo e Damiano Zoffoli in un’interrogazione alla Giunta regionale per sapere se nel prossimo contratto di servizio è prevista l’introduzione di un vincolo tale per cui i convogli utilizzati consentano il trasporto di bici al seguito per un numero minimo di posti ciascuno.
Casadei e colleghi chiedono anche quali azioni la Regione intenda portare avanti per ottenere dal gestore del servizio il ripristino di adeguati livelli per il trasporto di bici al seguito e indicano su questo una serie di dati quali ad esempio il numero medio di bici trasportabili per treno sulle corse gestite da Trenitalia e lo stesso per le quelle gestite da Tper, oppure la percentuale di treni che hanno consentito il trasporto bici nel 2011 e quella nel 2012, o ancora il numero di incidenti o disservizi verificatisi negli ultimi 5 anni a seguito di trasporto di bici su treni non appositamente attrezzati.
Gli esponenti del Pd vogliono anche sapere quando sarà garantita la possibilità di raggiungere con bici al seguito la stazione di Lama di Reno (in provincia di Bologna) che – ricordano – è stata individuata come punto d’ingresso all’area protetta del Parco storico di Monte Sole, come indicato nel Rapporto annuale di monitoraggio della mobilità e del trasporto in Emilia-Romagna 2012.
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